DOVE: Frazione Carnino di Briga Alta (CN)
FORMA GIURIDICA: Associazione Fondiaria Carnino
AVVIO DELLE ATTIVITÀ: 2012
PROPRIETÀ DEI BENI: Pubblica e privata
DESCRIZIONE
L’Associazione fondiaria di Carnino è stata una tra le prime ASFO a costituirsi in Italia nel 2012, in Alta Val Tanaro. Poi sono arrivate le ASFO di Ostana in Valle Po, Montemale in Valle Grana, Avolasca nell’Appennino tortonese e Lauriano nella zona collinare piemontese.
Nel 2016 la Regione Piemonte, prima in Italia, riconosce le associazioni fondiarie con la Legge Regionale 21/2016, che ne promuove la costituzione e le sostiene mediante finanziamenti destinati in particolare a interventi di miglioramento fondiario e alla redazione di appositi piani di gestione. Al bando del 2018 le undici domande presentate dalle ASFO sono state tutte finanziate, per un importo complessivo di 218.541 euro.
Altre risorse sono state messe in campo per mezzo di fondi europei, sia attraverso l’attività di alcuni Gruppi di azione locale (Gal), che mediante una specifica misura del Programma di sviluppo rurale (Psr). L’aspetto più innovativo della legge regionale è costituito dalla possibilità di assegnare alle associazioni fondiarie dotate di un piano di gestione che ne facciano richiesta, in maniera temporanea, terreni incolti o abbandonati che, uniti ai terreni dei proprietari conferenti, possono essere resi nuovamente produttivi e appetibili al riuso.
Le Associazioni Fondiarie nascono con l’obiettivo di recuperare la produttività delle proprietà fondiarie frammentate e dei terreni agricoli incolti o abbandonati attraverso la gestione associata, consentendo la valorizzazione del patrimonio fondiario, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la prevenzione dei rischi idrogeologici e degli incendi nonché l’applicazione di misure di lotta obbligatoria degli organismi nocivi ai vegetali.
Con terreni abbandonati, non utilizzati, estremamente frazionati e di scarso valore non sono assolutamente proponibili i vari strumenti di ricomposizione fondiaria quali l’acquisto, la permuta, l’affitto delle superfici di interesse, per l’alto costo gestionale delle operazioni e per la difficoltà di reperire i proprietari o gli eredi di superfici indivise. Sarebbero necessari elevati incentivi pubblici, oggi improponibili.
Da qui nasce l’importante esperimento delle AFO, come gestione comunitaria del territorio che ha dimostrato il suo valore poiché, senza interferire con il diritto di proprietà, in modo intelligente e produttivo, l’associazione rivitalizza le attività agro-silvo-pastorali, garantisce la conservazione del paesaggio e incentiva il turismo e le produzioni locali.
Le Associazioni Fondiarie in sintesi si occupano di:
- gestire le proprietà conferite dai soci o assegnate;
- redigere e attuare il piano di gestione, in cui sono individuate le migliori soluzioni tecniche ed economiche in funzione degli obiettivi di produzione agricola e forestale e di conservazione dell’ambiente e del paesaggio (cessione in affitto dei terreni a soggetti membri dell’associazione stessa o a soggetti esterni che si impegnano a condurli nel rispetto delle buone pratiche agricole, degli equilibri idrogeologici, della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e nel segno dell’economicità ed efficienza)
- partecipare, grazie anche ai Comuni, all’individuazione dei terreni silenti (proprietario sconosciuto o non rintracciabile) e al loro recupero;
- provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei fondi e delle opere di miglioramento fondiario grazie alle entrate derivanti dai canoni di affitto.
L’ASFO Carnino è riuscita a riunire decine di proprietari terrieri interessati a far pascolare i propri terreni (migliorando la condizione ambientale) e disposti a utilizzare i proventi dell’affitto versato dall’allevatore per ottimizzare i pascoli, attraverso l’introduzione di un impianto idrico e vasche semovibili adatte ad un “pascolo turnato”. Condizione fondamentale per preservare l’ambiente ed evitare che i capi di bestiame segnino eccessivamente il terreno per recarsi a bere nel ruscello di fondovalle.
L’ASFO dunque è una libera unione fra proprietari di terreni pubblici o privati con l’obiettivo di raggruppare aree agricole e boschi, abbandonati o incolti, per consentirne un uso economicamente sostenibile e produttivo. Non è a scopo di lucro ed è disciplinata da uno Statuto, nel rispetto delle norme e disposizioni vigenti in materia (Codice Civile artt. 14-42).
Ogni associato aderisce su base volontaria e gratuita e conserva la proprietà dei beni, che non sono usucapibili. Può esercitare il diritto di recesso nei limiti dei vincoli temporali contrattuali stabiliti tra l’associazione ed i gestori. Le cariche associative sono gratuite così come le prestazioni fornite dagli aderenti (salvo rimborsi spese previsti da Statuto).
PER APPROFONDIRE
Video “Carnino: nasce la prima Associazione fondiaria alpina in Italia”
Video “Associazione fondiaria”