Con il PNRR, il Governo ha investito sulle aree rurali e di montagna con l’obiettivo di combattere il dissesto idrogeologico, manutenere i territori ma anche incentivare il turismo sostenibile e la gestione integrata dell’energia e delle risorse idriche.

In questo senso, grazie alla Missione 2, Componente 1, Investimento 3.2, il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie ha stanziato 135 milioni per le Green Communities.

In particolare, sono stati presentati i primi tre progetti pilota, ognuno da 6 milioni, a cui seguiranno altre 30 Green Communities: l’Unione Montana dell’Appennino reggiano “La montagna del latte” (Emilia Romagna), la green community “Terre del Monviso” (Piemonte), e la green community Parco regionale Sirente Velino (Abruzzo).

Dopo queste prime tre aree, verrà aperto (a settembre) un bando del Ministero degli Affari regionali per individuare altre 27 Green Communities in Italia.

L’obiettivo è quello di dimostrare la validità delle comunità locali associate per realizzare piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.

Sono percorsi virtuosi per affrontare insieme, come area, le transizioni ecologica ed economica, lavorando in diversi ambiti, dandosi un piano, delle azioni, facendo investimenti. Ad esempio per la gestione forestale, attuando la Strategia forestale nazionale, oppure sul come realizzare una comunità energetica, o agricoltura in aree fragili sui versanti. Infine come agire in forma sistemica sulle risorse idriche e sui rifiuti, concertando la strategia con altri soggetti istituzionali, privati e pubblici.

La Strategia delle Green Communities potenzia e rilancia la Strategia delle Aree interne, aggiungendo a riorganizzazione dei servizi e sviluppo locale, il pilastro della sostenibilità e dell’uso delle risorse naturali.

Con il PNRR si dà ulteriore sostanza al percorso che dovrà continuare non solo nelle 30 aree, ma in tutte le zone montane italiane, passando per Comunità montane e Unioni montane, spingendo tutti gli Enti sovracomunali ad avere una strategia di “comunità verde” proiettata al 2050.

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