E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto riguardante la Strategia Forestale Nazionale, per la cui attuazione l’ultima Legge di bilancio dello Stato, approvata a fine dicembre, ha istituito un fondo con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032.

La sua missione sarà quella di portare il Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni.

La strategia ha validità ventennale e si compone di una Relazione tecnica che contiene le linee di indirizzo, gli obiettivi e le azioni, individua le fonti finanziarie e propone un sistema di monitoraggio per valutare il suo stato di attuazione.

Tale relazione costituisce il presupposto per la redazione della parte forestale del Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027 e per l’aggiornamento della Strategia nazionale sulla bioeconomia ed economia circolare.

Delinea una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla Gestione Forestale Sostenibile (GFS), quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese e garantire conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio forestale nazionale e sviluppo socio-economico delle Aree interne e montane, del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali. Rappresenta un documento organico di politica settoriale che individua tre Obiettivi generali che troveranno attuazione, prioritariamente, nei Programmi Forestali Regionali attraverso l’attivazione delle Azioni, coerentemente con i principi e le finalità di cui agli art. 1 e 2 del TUFF, e l’utilizzo delle risorse finanziarie dei differenti strumenti di programmazione vigenti (es. Fondo FEASR) e nuovi da definire.

Grazie alla nuova SFN, viene a strutturarsi una base programmatoria di riferimento e indirizzo per il settore forestale nazionale e regionale che costituirà comunque una base di confronto per dibattiti costruttivi di mediazione tra gli interessi sociali e quelli politici di tutela e conservazione del patrimonio forestale. Tale confronto dovrà tener presente l’urgente necessità di ridare “valore al bosco” e a tutte le attività (produttive, socioculturali e di tutela e conservazione ambientale e paesaggistica) a esso connesse.

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