Nell’ambito del PNRR sono stati destinati 630 milioni di euro per “Investimenti infrastrutturali volti ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree ZES con la Rete nazionale dei trasporti, in particolare con le Reti Trans Europee Ten-T”, al fine di rendere efficace l’attuazione delle ZES. A queste risorse si aggiungono ulteriori  1,2 miliardi di euro che il PNRR riserva ad Interventi sui principali Porti del Mezzogiorno.

Le Zone economiche speciali (ZES), introdotte nel 2017 attraverso il Dl. n. 91/2017, convertito nella Legge n. 123/2017, possono essere istituite nelle Regioni italiane meno sviluppate e in transizione, così come indicato già dalla normativa europea, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Le ZES sono istituite intorno ad aree portuali di rilevanza strategica e sono aree destinatarie di specifiche agevolazioni fiscali, tra cui il credito d’imposta per un massimo di 50 milioni di euro, la possibilità per le imprese di sospendere l’Iva, la sospensione dei dazi doganali per le merci che saranno stoccate all’interno di queste aree, e la previsione di semplificazioni burocratiche, ovvero la riduzione di un terzo dei termini per alcuni procedimenti amministrativi: ambientali, autorizzazioni paesaggistiche, in materia edilizia, concessioni demaniali portuali. È previsto inoltre il dimezzamento dei tempi per autorizzazioni, licenze, permessi o concessioni che richiedono pareri, intese, e concerti di competenza di più Amministrazioni.

Nell’ambito dei Piani strategici di sviluppo delle ZES coinvolte sono state previste diverse progettualità Infrastrutturali.

Le principali necessità sulle quali sono stati previsti gli interventi sono:

  • collegamento di “ultimo miglio“: realizzare efficaci collegamenti tra le aree portuali e industriali e la Rete infrastrutturale ferroviaria e stradale facente parte delle Reti di trasporto principali, così da consentire ai distretti produttivi di ridurre tempi e costi nella logistica;
  • digitalizzazione e potenziamento della logistica, “urbanizzazioni verdi” e lavori di efficientamento energetico e ambientale nelle aree retroportuali e nelle aree industriali appartenenti alle ZES;
  • potenziamento della sicurezza dell’Infrastruttura connessa all’accesso ai porti.

La ripartizione delle risorse a disposizione delle singole ZES è avvenuta con il Decreto interministeriale firmato dai Ministri, Enrico Giovannini e Mara Carfagna, il 3 dicembre 2021 e pubblicato in G.U. il 4 gennaio 2022.

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