Le campagne di promozione dei prodotti agricoli dell’UE sono concepite per creare nuove opportunità di mercato per gli agricoltori dell’UE e dell’intera industria alimentare, nonché per aiutarli a consolidare le imprese agricole esistenti.

La politica di promozione dell’UE aiuta i produttori dell’Unione a vendere i loro prodotti in un mercato globale sempre più competitivo, favorendo al tempo stesso l’occupazione e la crescita al proprio interno.

Esistono due tipi di azioni di promozione:

  1. quelle gestite da associazioni professionali o interprofessionali europee e cofinanziate dall’UE
  2. quelle gestite direttamente dalla stessa UE, come le iniziative diplomatiche del commissario competente in paesi extra UE per sviluppare gli scambi di prodotti agro-alimentari, la partecipazione a fiere e l’organizzazione di campagne di comunicazione.

Le norme in materia di politica di promozione stabiliscono in che modo i finanziamenti dell’UE possono essere utilizzati per iniziative di informazione e promozione nei paesi dell’UE e in quelli al di fuori dell’UE.

Nel 2021 la Commissione europea ha stanziato 182,9 milioni di euro per finanziare attività di promozione dei prodotti agroalimentari europei all’interno e all’esterno dell’UE.

Il programma di lavoro per il 2021 si incentrava su campagne in linea con le ambizioni del Green Deal europeo. Il nostro paese, sul podio insieme alla Grecia per numero complessivo di progetti semplici selezionati, porta a casa un co-finanziamento totale di € 17.714.754,00.

Relativamente alla sola ortofrutta Made in Italy, l’importo del co-finanziamento europeo è di €8.809.093,00 su cui potrà contare per i prossimi tre anni per rafforzare la competitività dei suoi prodotti dentro e fuori dai confini dell’Unione. Infatti, a fronte di 5 progetti approvati, due hanno come topic la produzione biologica sul mercato interno, altri due su Paesi terzi e uno sul continente asiatico.

Tutti i programmi approvati diventeranno operativi indicativamente dall’inizio di gennaio 2022, comunque dopo la firma dei contratti, e dureranno tre anni (da inizio 2022 a inizio 2025), con l’eccezione di 6 programmi a favore di prodotti diversi dall’ortofrutta.

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