Il Ministero della Transizione Ecologica ha redatto, con il contributo di ISPRA, la proposta della Strategia Nazionale Biodiversità 2030. Il testo si incentra sulla necessità di invertire, a livello globale, l’attuale tendenza di perdita di biodiversità e il ripristino degli ecosistemi.

L’elaborazione di una Strategia Nazionale per la Biodiversità (SNB) rientra tra gli impegni assunti dall’Italia, nel 1992, con la ratifica della Convenzione sulla Diversità Biologica.

La Strategia relativa al decennio 2011-2020 ha definito tre obiettivi strategici: garantire la conservazione della biodiversità ed assicurare il ripristino dei servizi ecosistemici; ridurre in modo sostanziale l’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità; integrare la conservazione della biodiversità nelle politiche economiche e di settore ponendosi, inoltre, una visione strategica al 2050 volta al ripristino, alla resilienza e all’adeguata protezione di tutti gli ecosistemi del pianeta, tenendo conto del valore della biodiversità per il contrasto ai cambiamenti climatici, la salute e l’economia.

La Strategia Nazionale Biodiversità 2030, in coerenza con la Strategia europea, conferma la Vision al 2050 e identifica due obiettivi strategici: costruire una rete coerente di Aree Protette terrestri e marine; ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini, declinati in otto Ambiti di intervento (Aree Protette; Specie, Habitat ed Ecosistemi; Cibo e Sistemi Agricoli, Zootecnia; Foreste; Verde Urbano; Acque Interne; Mare; Suolo).

Con la comunicazione della Commissione sul Green Deal si è dato ulteriore slancio all’azione di integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nel bilancio delle politiche settoriali dell’Unione. In questa prospettiva, le due strategie faro per l’attuazione del Green Deal, la Strategia Ue sulla biodiversità per il 2030 e la strategia Farm to Fork, richiamano la necessità di procedere di pari passo, anche con la nuova Pac, a partire dalla promozione di regimi ecologici e regimi di pagamento basati sui risultati.

La Strategia europea per la Biodiversità impegna, infatti, gli Stati membri a redigere un Piano di recupero e ripristino degli ecosistemi e, per le aree agricole l’obiettivo, è quello di riportare la natura al loro interno attraverso il sostegno e l’incentivazione di pratiche agricole sostenibili, in modo strettamente connesso alla Strategia Farm to Fork.

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