Con la riapertura della ristorazione in tutto il mondo, la ripresa delle esportazioni e l’avanzare della campagna di vaccinazione anti Covid, si stima un fatturato superiore agli 11 miliardi per il vino italiano nel 2021.

Così una stima Coldiretti dall’analisi su dati Istat, presentata in occasione del primo Vinitaly Special Edition, che si svolge presso il padiglione 4 stand D3 della Fiera di Verona, che confermano le previsioni quantitative di 44,5 milioni di ettolitri per la campagna 2021.

Un fatturato raggiunto grazie all’aumento dei consumi interni e delle esportazioni, con l’Italia che, a livello produttivo, nonostante le difficoltà dell’anno del Covid, resta leader mondiale davanti a Spagna e Francia.

Coldiretti sottolinea come questi risultati,  abbiano consentito di recuperare le durissime perdite dell’anno di pandemia, offrendo un importante contributo all’economia e all’occupazione dell’intero Paese, considerando che il settore offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone dalla vigna alla tavola.

Le bottiglie Made in Italy sono destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt, con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola.

In Italia il consumo pro capite si attesta a 33 litri l’anno, mentre emerge una sempre maggiore attenzione alla qualità del vino e al legame con i territorio.

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