DOVE: CASTIGLIONE D’OTRANTO (LE)

FORMA GIURIDICA: Associazione e Cooperativa agricola

AVVIO DELLE ATTIVITÀ: L’Associazione nel 2013 formalmente, la Cooperativa nel 2017

PROPRIETÀ DEI BENI: 20 ettari di terreni in comodato d’uso gratuito

SITO WEB: https://www.casadelleagriculturetulliaegino.com/

DESCRIZIONE

L’associazione, intitolata a Tullia e Gino Girolomoni (pionieri del biologico italiano), è nata nel 2013, ma opera già da molto prima come gruppo informale. A Castiglione d’Otranto, – piccolo borgo del sud Salento, che conta circa mille abitanti, uno di quei paesi che in molti hanno deciso di lasciare, perché privo di possibilità di vita – e nei centri limitrofi, ha sottratto all’abbandono 20 ettari, concessi in comodato d’uso gratuito dai proprietari, e coltivati a farro, orzo e grani, oltre che a legumi e ortaggi, con metodi rigorosamente naturali.

Ha avviato il primo vivaio della biodiversità della Puglia, per il recupero delle sementi scomparse e la riproduzione delle piante madri ed è presidio Biodiverso. Ha attivato un gruppo di acquisto popolare anticrisi e sessioni di Scuola di Agriculture; gestisce un apiario di comunità e tre asini di Martina Franca, impiegati nel diserbo naturale e nell’onotrekking.

Cura campagne di comunicazione sociale contro l’uso di pesticidi e sulla restanza; è promotrice di eventi che pongono al centro i temi ambientali, come la Notte Verde; porta avanti attività di inclusione di migranti, anziani e disabili.

Dalla fine del 2017, è affiancata dalla omonima cooperativa agricola, suo braccio operativo, nata per gestire i terreni e il mulino di comunità. Le due realtà sono tra loro intrecciate: per statuto, il presidente pro tempore dell’associazione è anche il vicepresidente della cooperativa.

La cooperativa agricola nasce quindi dal lungo percorso di democrazia alimentare, sostenibilità, biodiversità, riappropriazione dei terreni abbandonati, comunità, “restanza” che un gruppo di ragazze e ragazzi ha intrapreso sul territorio già dal 2011 in seno all’omonima associazione. Ridare vita ai terreni abbandonati, ripopolare le campagne, generare economia sostenibile e rafforzare i vincoli di comunità è diventata la missione dell’Associazione prima e della Cooperativa poi, che grazie al coinvolgimento di una comunità allargata e variopinta, composta da bambini, agricoltori, artisti, attivisti, ricercatori, ha realizzato anno dopo anno, molti degli obiettivi prefissati.

Nel 2019, nasce il Mulino di Comunità, un centro di trasformazione polivalente di cereali di alta qualità che promuove la valorizzazione della biodiversità cerealicola e leguminosa. La macinatura a pietra, permette di non surriscaldare il chicco e mantenere inalterate le qualità nutrizionali più pregiate, ottenendo così prodotti di qualità nettamente superiore. La Coop. produce principalmente cereali antichi: Saragolla, Senatore Cappelli, Maiorca, Gentil Rosso, Strazzavisazz, farro Dicocco, Orzo, che trasforma in farine e prodotti da forno (biscotti, friselle e tanto altro). Produce anche legumi, passata di pomodoro, ortaggi.

Il Mulino di Comunità è il fiore all’occhiello, progettato per essere multifunzionale, luogo di produzione e lavoro ma anche di incontro e cultura. È uno strumento pensato per combattere lo spopolamento nelle aree rurali del Salento, incentivo per un’agricoltura sana; e arnese per praticare la democrazia del cibo.

Grazie a questo esperimento, primo in tutta Italia, chiunque può portare il proprio raccolto e usufruire di un servizio di molitura a costi equi. L’obiettivo concretizzatosi è quello, infatti, di garantire a tutti il diritto a un cibo sano e di qualità.

Avere un mulino con macine in pietra significa garantire la lavorazione di qualità dei cereali antichi per ottenere farine sane, ma anche, essendo di comunità, dare a giovani contadini l’opportunità di reinventare dal basso, collettivamente, le sorti di un pezzo di territorio.

Coop. Casa delle Agriculture, è anche agricoltura sociale, recupero di razze animali in via d’estinzione, multifunzionalità. È un presidio di salvaguardia ambientale sul territorio e uno dei “laboratori agricoli” più interessanti del panorama salentino.

È in corso il progetto del Vivaio dell’inclusione, intitolato a Luigi Russo, giornalista, sociologo e presidente del CSV, un laboratorio sociale in cui seminare biodiversità e inclusione.

Da ultimo è stato inaugurato il progetto “Verso l’Agriludoteca di Comunità”, nell’ex Scuola elementare di Castiglione.

PER APPROFONDIRE

Video intervista SIBaTer alla Presidente Tiziana Collutto “Casa delle agriculture – Trasformare il cibo in uno strumento di democrazia e inclusione


Video L’apiario di Comunità


Video Tesseramento 2021 Casa delle Agriculture: clicca qui