DOVE: COLLELONGO (AQ)

FORMA GIURIDICA: Piccola società agricola

AVVIO DELLE ATTIVITÀ: 01/01/2019

NUMERO DI OCCUPATI: 1

PROPRIETÀ DEI BENI: Mista tra terreni di proprietà e contratti di comodato agricolo

SITO WEB: https://www.agricoltorialternativi.it/index.html

DESCRIZIONE

“Agricoltori Alternativi” nasce dall’idea di cinque amici (Carmine, Fabrizio, Giampiero, Guido e Romeo) che hanno pensato di rivalutare la vocazione ancestrale del proprio territorio per l’agricoltura e l’allevamento in un’ottica innovativa e biologica, dunque nel rispetto delle potenzialità produttiva locale ed agli antipodi dalla logica dell’intensivo.

L’azienda è ubicata a Collelongo (AQ) nell’area di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in una zona paesaggisticamente rilevante, tanto da rientrare nell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario), territorio di faggete vetuste, di querce e lecci; habitat dell’orso bruno marsicano, del lupo appenninico, del cervo, del camoscio e di moltissime altre specie di alto pregio naturalistico.

La scelta, per ciò che concerne l’attività agricola, è caduta sulle piante officinali, in particolare sulla lavanda della specie angustifoglia officinalis, ma anche elicriso, salvia e timo. Piante adatte all’agricoltura di aree marginali e nel contempo utili al recupero produttivo di terreni incolti ormai da decenni.

L’impianto gestito da Agricoltori Alternativi è di circa 3,5 ettari, impostato su file parallele distanti tra loro circa 1,70 metri in modo da consentire l’utilizzo di piccoli trattori per le necessità agronomiche. Le piante sono disposte a circa 40 cm l’una dall’altra in modo da poter permettere una buona crescita.

Non vengono utilizzati concimi chimici né diserbanti di sintesi. La pulitura viene effettuata meccanicamente nei filari e con la sola forza delle braccia fra una pianta e l’altra.

La raccolta mista, tra il meccanico, con l’ausilio della mietilega, e il manuale, avviene nel momento del “picco balsamico”, ovvero quel periodo in cui maggiore è l’aroma sprigionato dalle piante. L’ausilio per comprendere quando sia in atto il picco balsamico viene fornito dagli impollinatori, quando questi non sono più presenti all’interno del lavandeto significa che è il momento della raccolta.

Per l’allevamento si è puntato sulle api, sia per sfruttare le inflorescenze delle piante coltivate sia per produrre delle specialità di miele non molto presenti sul mercato locale; quando la fioritura è in atto è un continuo ronzio di api, ma anche di altri insetti impollinatori.

Ma il prodotto principale dell’azienda sono gli oli essenziali che si estraggono dalle piante. L’estrazione avviene attraverso un processo conosciuto come “distillazione in corrente di vapore” grazie ad un macchinario detto distillatore. Anche in questo caso non si usano agenti chimici, si utilizza, oltre al materiale vegetale, principalmente le cime fiorite, solo acqua. Una volta dentro al distillatore si riscalda l’acqua portandola ad evaporazione. Il vapore acqueo passa attraverso il materiale vegetale e trascina con sé le particelle volatili che sono contenute nella materia prima. Passando poi attraverso un alambicco, il vapore acqueo subisce un processo di raffreddamento che ricondensa le particelle. Queste, per differente peso specifico, si separano e diventano olio essenziale da una parte e idrolato (acqua aromatica) dall’altra. Un campione di olio così ottenuto viene inviato ad un apposito laboratorio che ne certifica il livello di purezza.

La principale produzione riguarda l’olio di lavanda, dotato di numerose proprietà, che lo rendono utile nel trattamento esterno di diversi disturbi. In particolare, quest’olio trova largo impiego nell’ambito dell’aromaterapia, dov’è rinomato per le sue proprietà calmanti e rilassanti. È conosciuto inoltre per le sue proprietà antimicrobiche, sedative, antinfiammatorie e antidolorifiche, inoltre ha effetti benefici sull’apparato gastrointestinale. L’olio essenziale di elicriso, molto usato in farmaceutica, è noto per le sue proprietà curative: antistaminiche, lenitive, antinevralgiche, micotiche, decongestionanti e antiasmatiche. I benefici si vedono soprattutto nella cura di disturbi del sistema respiratorio, come tosse, catarro, infiammazioni di origine allergica delle mucose.

Il primo miele che gli Agricoltori Alternativi producono è il millefiori, grazie all’ubicazione dell’apiario, le api possono, nel periodo primaverile, suggere il nettare delle tante varietà di fiori che hanno a disposizione, soprattutto delle numerose bacche dalla rosa canina al corniolo, dal biancospino al prugnolo. Nel periodo tra giugno e luglio la produzione riguarda specificatamente il miele di lavanda. La raccolta termina volontariamente ad agosto/settembre, per dare modo alle api di immagazzinare scorte di cibo per l’inverno; in questo modo, oltre che rispettare il normale ciclo produttivo delle api, non si è costretti a ricorrere a integratori artificiali.

PER APPROFONDIRE

https://abruzzolive.it/campi-di-lavanda-in-fiore-colorano-e-profumano-collelongo-la-piccola-provenza-dabruzzo/