Lo scorso 18 settembre a Firenze, in conclusione del summit del G20 Agricoltura sotto la presidenza dell’Italia, è stato prodotto il documento finale dei lavori con focus sui sistemi alimentari sostenibili: lotta agli sprechi, innovazione, cambiamento climatico e sostegno al reddito.

Cinque pagine e ventuno punti per definire le direttrici di azione sul fronte dell’agricoltura e dell’alimentazione da parte delle grandi economie mondiali.

Un summit scandito da alcuni punti fermi riportati anche nel documento conclusivo. La lotta allo spreco di cibo è definita dai 20 big del Mondo una “sfida globale che richiede azioni urgenti e collettive”.

La sfida maggiore resta assicurare derrate alimentari a un Pianeta sempre più affamato, cercando allo stesso tempo di preservarne la salute. Su questo, hanno ribadito i Paesi del G20, un ruolo fondamentale lo gioca l’innovazione, come strumento per “fare crescere la resilienza e la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari”.

Sullo sfondo, i Paesi del G20 ricordano come il Pianeta debba confrontarsi anche con le sfide del cambiamento climatico che “minacciano i sistemi alimentari causando carenze di cibo e aggravando la volatilità dei prezzi”. Un tema su cui è intervenuto anche il Ministro Patuanelli in riferimento al prezzo del grano, anticipando la necessità di un intervento a livello mondiale.

Altro tema centrale del summit, è stato quello del reddito: non c’è alcuna crescita sostenibile senza un’agricoltura sostenibile anche economicamente, in grado di generare un reddito stabile e sufficiente e in grado di creare un lavoro dignitoso. Il Ministro ha ricordato il contributo offerto in tal senso dalla Food Coalition, l’iniziativa promossa dall’Italia e guidata dalla FAO per affrontare le sfide alimentari nelle aree del Mondo più in difficoltà e che al momento ha già raccolto le adesioni di oltre 35 Paesi.

Approfondisci