Nella Legge sui Piccoli Comuni n.158/2017 conosciuta come “Legge Realacci”, come già nella Legge Nazionale sulla Montagna, la n.97/1994, sono state individuate forme di sostegno a coloro che vogliano trasferirsi in un borgo, e a tal proposito è diventata evidente l’opportunità – incoraggiata da tanti Comuni montani – di individuare a livello regionale degli incentivi per gli insediamenti nelle zone montane, in attuazione di quanto sancito dall’articolo 19 proprio della legge 97/1994.

Ciascuna Regione, infatti, sulla base delle proprie caratteristiche, al fine di favorire il riequilibrio insediativo e il recupero dei centri abitati di montagna, potrebbe individuare risorse e concedere contributi sulle spese di acquisto e ristrutturazione di immobili da destinare a prima abitazione, a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale.

Sulla scorta di queste indicazioni legislative ed a seguito della pubblicazione del “Bando Montagna 2020” da parte della Regione Emilia Romagna per incentivare il trasferimento nei piccoli comuni dell’Appennino di giovani coppie e che ha visto la presentazione, in pochi giorni, di 2.310 domande, UNCEM ha inviato una lettera a tutti i Presidenti delle Regioni italiane chiedendo loro di individuare specifici incentivi regionali per l’insediamento nelle zone montane.

In questo contesto, sono stati pubblicati nell’agosto 2021:

  • il bando Under 40 pubblicato dalla Regione Calabria nell’agosto 2021 che prevede lo stanziamento di € 28.000 in tre anni (tra i 700 e i 1000 ogni mese) per chi decide di trasferirsi per almeno 5 anni e aprire un’attività commerciale in uno dei borghi della Calabria aderenti al bando. Viene chiamato reddito di residenza nei 9 borghi individuati dalla Regione Calabria che contano meno di 2000 residenti: Aieta, Albidona, Civita e San Donato di Ninea (CS); Bova, Samo (con la frazione Precacore) e Sant’Agata del Bianco (RC) infine Caccuri e Santa Severina (KR).
  • il bando della Regione Piemonte dell’agosto 2021 per la Concessione di contributi sulle spese di acquisto e/o recupero di immobili (intesi unicamente come singole unità abitative) da destinare a prima abitazione da parte di persone che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale nei comuni montani della Regione Piemonte di cui ad uno specifico allegato e che hanno meno di 5000 abitanti residenti. L’iniziativa punta a sostenere la rivitalizzazione e il ripopolamento delle aree montane, anche a seguito dei bisogni sociali crescenti causati dall’attuale emergenza sanitaria e coinvolge un totale di 465 Comuni montani (48 in provincia di Alessandria, 12 in provincia di Asti, 48 in provincia di Biella, 132 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 132 in provincia di Torino, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 in provincia di Vercelli).

Andando a ritroso troviamo comunque diverse Regioni italiane che hanno mostrato sensibilità rispetto al problema del ripopolamento dei borghi:

  • Regione Molise nel settembre 2019 pubblica il bando sul Reddito di residenza attiva che prevedeva l’erogazione di 700€ mese a favore di chi si trasferiva nei Comuni spopolati fino a 2000 abitanti;
  • Regione Sicilia tra il 2019 e il 2020 approva sul proprio territorio l’applicazione della legge Realacci “salva borghi” e la legge voto della Regione Siciliana che istituisce le Zone Franche Montane per una fiscalità di vantaggio pluriennale, due strumenti strategici per promuovere lo sviluppo sostenibile – economico, sociale, ambientale e culturale – dei piccoli comuni e valorizzare il loro patrimonio naturale, rurale, storico-culturale e architettonico;
  • Regione Trentino Alto Adige: nel 2020 pubblica un avviso per “Interventi a favore delle piccole e medie imprese per progetti di sviluppo imprenditoriale in aree montane”; nell’agosto 2021 l’Agenzia per la coesione sociale e la famiglia della Provincia autonoma di Trento propone case gratis per giovani coppie tra i 18 e i 45 anni, con o senza figli, nel borgo di Canal San Bovo, piccola località alpina a 750 metri di quota nella Valle del Vanoi, a pochi chilometri da San Martino di Castrozza. Il progetto si chiama “Coliving: collaborare, condividere, abitare”: in cambio della locazione gratuita prevede la disponibilità delle coppie a svolgere alcune attività di volontariato sociale in favore della comunità. Obiettivo: sfruttare il patrimonio immobiliare pubblico sfitto o inutilizzato per dare nuova linfa ai tessuti montani, favorire la nascita di nuove reti sociali ed evitare lo spopolamento dei territori di montagna.
  • Regione Toscana approva un avviso per la “Concessione di contributi a favore dei comuni montani e delle unioni di comuni montani a valere sull’annualità 2020 del Fondo regionale per la montagna”, in attuazione della Delibera di Giunta regionale n. 553 del 27 aprile 2020. Le risorse del Fondo sono utilizzate per spese di investimento per la realizzazione di interventi localizzati esclusivamente in zona classificata come montana, nonché per le spese generali attinenti e indicate nei detti interventi.
  • Regione Lazio approva la legge regionale n. 9 del 7/08/2020 “Tutela e valorizzazione dei piccoli comuni” con seguente distinzione tra “Borghi” (meno di 2.000 abitanti) e “Paesi” (tra 2.000 e 5.000). Vengono stanziati 4.4 milioni per il biennio 2021-2022, richiedibili come agevolazioni Irap per le nuove imprese, reddito di residenza attiva e contributi per la natalità, lo sviluppo economico e il ripopolamento delle 254 cittadine sotto i 5.000 abitanti (il 67% dei 378 comuni laziali).
  • Regione Abruzzo approva, alla fine del 2020, la norma recante disposizioni per la concessione degli aiuti previsti dal Fondo regionale della montagna per gli interventi speciali”. L.R. 18 maggio 2000, n. 95, “Nuove norme per lo sviluppo delle zone montane”. Rivolto a beneficio dei Comuni montani (singolarmente o, nelle diverse forme di aggregazione), delle Unioni di Comuni montani e delle Comunità Montane per progetti finalizzati all’incentivazione agli esercizi commerciali per l’avvio e l’ampliamento dell’offerta anche in forma di multiservizi; progetti finalizzati all’incentivazione dell’acquisto della prima casa in proprietà, – attraverso la concessione di risorse a nuclei familiari; progetti finalizzati all’incentivazione del recupero del patrimonio edilizio esistente attraverso la concessione di risorse a nuclei familiari.
  • Regione Lombardia approva la destinazione del Fondo regionale per la montagna per l’anno 2020, per un importo di € 10.000.000 per la realizzazione di interventi diversificati mirati alla tutela e allo sviluppo del territorio montano. Gli interventi, hanno riguardato il territorio dei comuni classificati come montani o parzialmente montani, e finalizzati, a supportare gli enti locali nel mettere in atto iniziative per lo sviluppo delle aree montane, con riflessi anche sull’economia locale, a cofinanziare gli interventi a favore della salvaguardia del territorio e al ripristino e alla conservazione degli elementi strutturali del paesaggio agrario, oltre che allo sviluppo dell’accessibilità, delle infrastrutture e alla tutela dal dissesto idrogeologico.
  • Regione Veneto con la Deliberazione di Giunta regionale n. 509 del 30 aprile 2019 e poi anche con Deliberazione di Giunta regionale n. 233 del 2 marzo 2020, stabilisce Criteri e modalità per l’attuazione degli interventi regionali a favore dei Comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna
  • Regione Friuli Venezia Giulia con propria legge n. 24/2019 (Legge di stabilità 2020), articolo 3, commi da 63 a 83, ha previsto la concessione di contributi finalizzati a promuovere la razionale utilizzazione dei territori montani per contrastare la polverizzazione fondiaria e sviluppare le attività economiche in ambito agricolo e forestale, favorendo così la residenzialità dei giovani e cercando di evitare l’abbandono e il conseguente dissesto idrogeologico delle aree montane.

Si tratta di esperienze che agevolano tutte dei percorsi virtuosi rispetto al sostegno all’insediamento nei territori montani, nonché all’adozione di forme di fiscalità peculiare e differenziata per le imprese e le comunità che tengono vive, a vantaggio di tutto il Paese, le zone montane che, si ricorda, rappresentano oltre metà della superficie dell’Italia.

Per le specifiche esperienze leggi anche :

Esperienza 1

Esperienza 2

Esperienza 3