Si è tenuto lunedì 5 luglio, nella piazza cittadina di Davoli (CZ) – Comune tra i primi ad aderire a SIBaTer- l’incontro in presenza con i referenti nazionali e locali del Progetto SIBaTer, l’Amministrazione cittadina, la comunità territoriale, giovani e studenti, rappresentanti di Legacoop, del GAL Serre Calabresi e della Università della Calabria.
Il confronto, molto partecipato, si è concentrato sulla costituenda Cooperativa di comunità davolese al fine di promuovere modelli di sviluppo innovativo per valorizzare e rigenerare il territorio.
Per dare concretezza anche ad alcuni degli obiettivi del Progetto SIBaTer, la multifunzionalità e la sostenibilità delle attività imprenditoriali, per combattere lo spopolamento dei piccoli borghi e per fornire una possibilità di sviluppo al territorio in termini di occupazione giovanile, l’incontro è partito dalla presentazione di uno degli strumenti messi a punto dalla Task force del progetto SIBaTer, ovvero la mappatura georeferenziata dei terreni pubblici e privati disponibili e di altri strati informativi del territorio, per poi concentrarsi sulle risorse territoriali (che possono trasformarsi in elementi di sviluppo), da gestire e promuovere attraverso la cooperativa di comunità per attività di varia natura: dall’agricoltura multifunzionale all’allevamento, dai servizi sociali ai servizi di promozione ed accoglienza turistica.
Le idee emerse sono state diverse: si è pensato di puntare sul ritorno alla filiera della castagna che ha da sempre rappresentato una risorsa economica del territorio come tipicità autoctona, attraverso l’impianto di nuovi castagneti e la trasformazione del prodotto; inoltre si punta a recuperare l’allevamento del maiale nero di Calabria ed attivare servizi turistici legati alle evidenze culturali ed ambientali e ad attività sportivo-ricreative sul fiume, oltre alla ricettività diffusa e alla ristorazione; infine, uno dei progetti potrebbe consistere nella costituzione di una comunità energetica sfruttando le risorse naturali del territorio davolese, ovvero mare e fiume e sfruttare anche il ripristino dei vecchi mulini.
Piccoli borghi come Davoli possono guardare al futuro con fiducia, partendo dal territorio e dalla comunità locale, coniugando tradizione, innovazione e sviluppo anche attraverso lo strumento della Cooperativa di Comunità.
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