Dopo Sante Marie (AQ) anche il Comune di San Pietro Avellana (IS) approva in Consiglio comunale “Linee guida per la gestione dei terreni di proprietà comunale a destinazione agro-silvo-pastorale e misure di salvaguardia del dominio collettivo sulle aree boschive caratterizzate dallo sviluppo spontaneo di funghi ad uso alimentare.”
Predisposte con il supporto della Task force SIBaTer, le linee guida intendono tutelare il diritto della popolazione San Pietrese di raccogliere tartufi nei boschi di proprietà del Comune in godimento degli usi civici di cui è titolare la popolazione del luogo.
L’amministrazione ha regolamentato l’accesso alle tartufaie naturali del Comune, deliberando anche specifiche sanzioni amministrative ai sensi dell’art. 7 bis del T.U. Enti locali con lo scopo di contrastare la depredazione e/o il danneggiamento dell’agroecosistema tartuficolo in violazione del dominio collettivo dei San Pietresi e delle buone norme di conduzione forestale ed agronomica.
Per la valorizzazione e la tutela del patrimonio boschivo e del prestigioso tartufo, il Comune di San Pietro Avellana intende anche favorire la costituzione di una cooperativa di comunità, ritenendo che questi interventi possano rappresentare un importante ammortizzatore sociale anche con l’impiego di giovani del posto ed un volano di sviluppo economico per il futuro di questa piccola comunità che conta poco più di 500 abitanti.