In occasione della giornata FAI Day, il 20 giugno scorso, nel cuore del Borgo Valle Vecchia del Comune di Fallo, l’Amministrazione Comunale ha presentato la Comunità di Progetto “Fallo Old School”.

L’obiettivo è quello di creare un’economia locale attraverso la rifunzionalizzazione dei vecchi ruderi di questo borgo medievale della provincia di Chieti, situato nel Medio Sangro, con poco più di 100 abitanti.

Fallo fa parte della Comunità montana del Medio Sangro, dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e del GAL Majella Verde. A seguito proprio della partecipazione ad un bando del GAL per l’identificazione di “Comunità di Progetto” sul territorio, al Comune è stato approvato il progetto “Fallo Old School”.

Il Progetto SIBaTer  integra Fallo Old School, convergendo verso il medesimo obiettivo: recuperare il patrimonio pubblico e privato – tangibile e intangibile –  in disuso e abbandonato, per contrastare lo spopolamento che ha colpito il territorio comunale e avviare nuove iniziative imprenditoriali multifunzionali e diffuse, attività collaborative e partecipative per riportare a valorizzazione l’intero borgo.

Il progetto prevede la rigenerazione anche fisica del patrimonio pubblico e privato del Borgo Valle Vecchia, che doni al paese un aspetto nuovo e competitivo, rilanciando l’immagine territoriale anche dal punto di vista estetico con un respiro al contempo culturale, economico e sociale.

Con il contributo della Task Force SIBaTer, l’amministrazione comunale intende aggiungere al progetto di rigenerazione, la valorizzazione di terreni incolti e abbandonati, pubblici e privati, da dare in concessione a giovani.

La Task force SIBaTer ha perciò  dato supporto all’Amministrazione comunale per sviluppare i profili di integrazione tra la neonata Comunità di Progetto “Fallo Old School” e le altre risorse in grado di portare al successo il programma di investimento complessivo di rigenerazione e sviluppo territoriale; ma anche, per la costituzione della Cooperativa di comunità, che il Comune intende favorire.

Con il supporto di SIBaTer saranno inseriti sulla piattaforma georeferenziata gli strati informativi relativi al territorio e in particolare i terreni vocati al ripristino di un fico autoctono,  che presenta  peculiari caratteristiche di resistenza ai cambiamenti climatici con una durata dei frutti più lunga della media. È stata attivata a tal fine, anche la collaborazione con l’Università di Teramo Facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali, per lo studio su alcune talee da destinare alle prime coltivazioni.

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