CIA-Agricoltori Italiani, componente dell’ampio Partenariato SIBaTer, sostiene da tempo che non può esistere crescita e sviluppo in agricoltura senza accesso dei giovani alla terra, con un vero ricambio generazionale nelle campagne.

Quello dell’accesso alla terra resta però ancora il primo degli ostacoli per l’insediamento dei giovani imprenditori agricoli.

Tra gli ostacoli, secondo CIA, anche un sistema creditizio che non concede mutui di durata superiore ai 20 anni e non ha altri strumenti adeguati a supporto dei giovani imprenditori agricoli, cui spesso mancano anche le risorse da utilizzare come garanzie e le competenze necessarie per preparare i piani aziendali. Inoltre, molti giovani sono costretti a iniziare con l’affitto o il comodato d’uso dei terreni, nonostante il mercato fondiario sia spesso caratterizzato da una bassa propensione alla locazione da parte dei proprietari e i canoni siano generalmente molto alti.

Il paradosso a cui si potrebbe assistere nei prossimi anni, fa notare CIA, sarebbe quello di uno scenario con un eccesso di offerta di terre – perché molti agricoltori anziani smettono l’attività – a fronte di pochissimi acquirenti per mancanza di accesso al credito.

Le difficoltà di acquisto di una proprietà per agricoltori under 40 dovrebbero essere affrontate dalla Politica agricola comune (PAC), che privilegia invece le agevolazioni ad investimenti sullo sviluppo tecnologico per la produzione: di recente è stato innalzato il livello massimo di aiuto al primo insediamento agricolo (da 70mila a 100mila euro), CIA auspica tuttavia che maggiori risorse per i nuovi entranti nel settore rurale possano essere concordati col negoziato sulla riforma della PAC post 2022, attualmente in corso.

Intanto, a fronte della richiesta sempre maggiore di terra per fare impresa, CIA e i suoi giovani imprenditori – riuniti nell’Associazione AGIA – hanno risposto entrando nel Partenariato del Progetto “SIBaTer”, convinti che il progetto, con il sostegno ai Comuni per il recupero e l’affidamento in concessione o locazione delle terre pubbliche, possa rappresentare uno stimolo al primo insediamento dei giovani agricoltori, con la contestuale rivitalizzazione di territori marginali rurali.

Leggi la notizia su adnkronos.com