DOVE: I territori che si trovano tra le province di Catania ed Enna, in un’area che si estende lungo il fiume Simeto

FORMA GIURIDICA: Forma volontaria di collaborazione tra enti istituzionali e associazioni per ridare vita ai paesaggi fluviali

AVVIO DELLE ATTIVITÀ: 2015 sottoscrizione del Patto e nascita del presidio partecipativo

PROPRIETÀ DEI BENI: Pubblica

SITO WEB: https://www.presidiosimeto.it/

DESCRIZIONE

Il Patto è un piano di interventi di natura contrattuale, sottoscritto volontariamente nel 2015 da 10 Comuni e dalle Associazioni della Valle del Simeto (un’area che include le città di Adrano, Belpasso, Biancavilla, Centuripe, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Ragalna, Regalbuto, Santa Maria di Licodia e Troina), sotto l’egida dell’Università degli Studi di Catania e dell’Associazione “Vivisimeto”.

Frutto di un percorso partecipato di cittadini e associazioni coordinato da un Comitato tecnico istituito dal rettorato dell’Università degli Studi di Catania, il documento che dà vita al Patto identifica principi, azioni concrete e responsabilità dei sottoscrittori per la promozione dello sviluppo della Valle del Simeto, in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La finalità generale è il miglioramento della qualità della vita delle comunità antropiche, viste come dipendenti tra loro e dalle altre specie viventi e dalle risorse naturali della Valle, attraverso l’incremento delle opportunità di lavoro, delle occasioni culturali, di rapporti sociali e affettivi, sia per i vecchi che per i nuovi abitanti.

Il piano del “Patto del Fiume Simeto” riguarda:

  • la rilettura di valori ed errori del passato;
  • la riconfigurazione delle politiche e delle pratiche dell’abitare sulla base di un principio di ricucitura del rapporto tra uomo, società e ambiente;
  • l’attuazione dei principi dell’economia sostenibile e solidale (riuso, riciclo, inclusione sociale, equità, emancipazione, legalità);
  • la rigenerazione del rapporto tra le comunità insediate e il sistema fiume, inteso non solo come asta fluviale ma tutto il territorio (componenti ambientali, sociali, produttive, ecologiche, ecc.) basato su un sistema di valori e regole condivise.

Si configura come uno strumento di gestione del territorio finalizzato a promuovere politiche attive di salvaguardia e valorizzazione della Valle del Simeto, attuato mediante un percorso di collaborazione tra abitanti, associazioni e istituzioni.

Il Patto è partito con attività di mappatura di comunità, attività OPEN HOUSE, tavoli di lavoro tematici, workshop, questionari alla comunità e attività di coprogettazione sui temi dello sviluppo locale, sperimentando gli strumenti della progettazione di comunità con alla base i valori fondanti della sostenibilità ambientale e dell’economia solidale.

Ogni azione concreta che è stata messa in campo per l’attuazione del Patto ha sempre cercato di integrare i seguenti obiettivi specifici:

  • ambientali (azioni di rigenerazione dell’ecosistema);
  • culturali (azioni mirate alla riscoperta dei tratti caratterizzanti l’identità e la cultura simetina, come strategia per la ri-generazione del senso di comunità e di regole condivise);
  • di inclusione sociale (azioni mirate al re-inserimento nella comunità, da un punto di vista sia economico sia socio-affettivo), degli individui fino oggi posti ai suoi margini;
  • economici(azioni di supporto allo sviluppo economico solidale e sostenibile nei settori integrati dell’agricoltura e acquacoltura, bio-edilizia, turismo;
  • di legalità e sicurezza (azioni mirate alla individuazione di regole condivise da tutte le componenti della comunità).

Le tematiche trasversali, oggetto di progettazione condivisa sono state: acqua, agricoltura, rifiuti, cultura e rigenerazione urbana, con la redazione di progetti che hanno ottenuto finanziamenti sui fondi europei a gestione diretta o indiretta (a valere su programmi operativi).

A luglio 2016 è nato il biodistretto “Valle del Simeto” e infine la Valle del Simeto è diventata anche Area Sperimentale della SNAI (Strategia nazionale aree interne). I promotori del Patto hanno presentato istanza di riconoscimento alla Regione Siciliana dell’Ecomuseo del Simeto.

Con il bando volontariato 2019 di Fondazione con il Sud è stato finanziato il progetto “ReCap Simeto – Reti Capacitanti nella Valle del Fiume Simeto”, che intende creare percorsi di empowerment e formazione da un lato, partecipazione di cittadini e organizzazioni del territorio dall’altro, per dare impulso alla nascita di un sistema di “imprenditoria sociale diffusa” sul territorio a vantaggio dei giovani. Il “Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto” è il soggetto capofila del partenariato che attuerà il progetto ReCaP.

PER APPROFONDIRE


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