La terra per i giovani è un’opportunità ed è anche uno stimolo al cambiamento perché fare gli agricoltori richiede una continua evoluzione.

Così Enrico Calentini (AGIA-Cia Abruzzo) e Rudy Marranchelli (AGIA-Cia Basilicata) ci parlano dei giovani in agricoltura: il rapporto con la terra, l’importanza della conoscenza e dell’innovazione sono tutti elementi che possono fare dell’agricoltura un’opportunità molto interessante anche per sviluppare attività multifunzionali.

Com’è successo a Enrico Calentini, agricoltore di prima generazione, al quale abbiamo chiesto di aiutarci a capire anche le difficoltà che incontra un giovane che decida di diventare agricoltore senza avere alle spalle un’azienda di famiglia. Enrico Calentini ha evidenziato soprattutto due difficoltà: l’accesso alla terra e l’accesso al credito.

Eppure, dice Rudy Marranchelli, di terra disponibile e inutilizzata ce n’è e anche tanta. Per questo AGIA, che ha da sempre nell’agenda politica la valorizzazione di terre incolte, ha scelto di aderire e di supportare il progetto SibaTer.

L’agricoltore del 2021 non appartiene più all’immaginario di un tempo: Enrico Calentini e Rudy Marranchelli ci hanno raccontato dell’interazione costante che hanno con i tanti attori dell’ecosistema nazionale ed europeo, per studiare e sperimentare metodi nuovi di produzione che impattano di meno sull’ambiente. E ci hanno raccontato il ruolo che in questi processi di cambiamento iniziano ad avere anche le tecnologie che rendono più sicure le macchine (soprattutto in certe aree del paese) e che consentono di raccogliere e utilizzare tanti dati che riducono gli input in campo e rendono più efficiente la gestione delle aziende.

AGIA-CIA sta svolgendo un ruolo rilevante sui processi di innovazione, sia attraverso progetti sperimentali e di educazione, sia attraverso l’interlocuzione con l’Europa per incidere e per tradurre la strategia Farm to Fork e Biodiversity.

Calentini e Marranchelli in questa breve intervista sottolineano un aspetto importante: l’agricoltura di oggi non è solo coltivare la terra, l’agricoltore ha un ruolo di presidio dei territori ed è un pilastro importante per la terza economia, un modello di sviluppo che pone al centro le persone e che ha come filo conduttore la sostenibilità economica nel rispetto di quella ambientale e sociale.