Anche il Comune di Latronico ha deliberato l’adesione al progetto SIBaTer per la realizzazione della propria Banca delle terre incolte e abbandonate.

Il Comune con i suoi scarsi 4500 abitanti, ha creduto nell’opportunità offerta dal decreto mezzogiorno del 2017, consistente nella possibilità per i comuni del Sud di censire, recuperare e valorizzare le terre incolte e abbandonate, di proprietà comunale e privata, che possono essere riutilizzate prevalentemente attraverso la concessione in uso o la locazione/affitto a soggetti privati utili a valorizzare le superfici.
La strategia dell’iniziativa SIBaTer per la realizzazione della Banca della Terra comunale, mira ad una serie di obiettivi condivisi dal Comune di Latronico, quali una migliore conoscenza del territorio anche nell’ambito di misure di contrasto al dissesto idrogeologico, la creazione di opportunità di lavoro, di elementi di attrattività del territorio che possano avere ricadute per le attività produttive o nella promozione turistico culturale.
Nei Comuni più piccoli, come Latronico, inoltre, lo strumento della Banca delle Terre mira a contrastare lo spopolamento ed il calo demografico.

Prima di entrare nella fase pienamente operativa, il Comune con i suoi rappresentati politici ma soprattutto tecnici, verrà coinvolto nelle attività di consulenza e affiancamento gratuito con i referenti della task force del progetto SIBaTer, finalizzate a individuare e censire i cespiti da inserire nella BdT, alla identificazione tramite sistemi di georeferenziazione dei terreni censiti, alla elaborazione di avvisi pubblici destinati a coloro (preferibilmente giovani) che intenderanno predisporre studi di fattibilità connessi a piani di valorizzazione del territorio.

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