Il Catasto si rinnova grazie alla nuova piattaforma digitale integrata dell’Agenzia delle Entrate. Il nuovo SIT – Sistema Integrato del Territorio, catalogo nazionale degli immobili, incrocia e rende interoperabili le diverse informazioni georeferenziate provenienti da tutto il Paese (ad eccezione delle Province Autonome di Trento e di Bolzano), censendo oltre 74 milioni di immobili urbani e 60 milioni di immobili rurali (terreni).

Il nuovo sistema integrato può considerarsi una evoluzione del sistema cartografico catastale in essere, è stato avviato il primo febbraio e sarà completato progressivamente, andando a raccogliere i dati di tutti gli immobili in Catasto per sostituire, a processo completato, l’archivio cartaceo. Il nuovo “Catalogo 2.0” offrirà un servizio più completo e preciso, con una migliore localizzazione e descrizione delle caratteristiche ai fini fiscali di ciascun immobile (informazioni identificative, tecniche e censuarie, valore fiscale e dati provenienti da fonti esterne).

L’obiettivo del SIT è quello di permettere una corretta localizzazione sullo spazio geografico e una precisa descrizione delle caratteristiche rilevanti ai fini fiscali di ciascun immobile censito in catasto, integrando informazioni identificative, tecniche, censuarie, il relativo valore fiscale e utilizzando anche informazioni provenienti da fonti esterne.
Il sistema funziona tramite una serie di “livelli”, come cartografia catastale, dati censuari, informazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare, ortofoto digitali ad alta risoluzione, grafici stradali e così via, che si potranno “attivare” o “disattivare” in un’unica interfaccia, diventando così sovrapponibili. In questo modo tutte le informazioni a disposizione della P.A. in merito al governo del proprio territorio potranno dialogare tra loro, essere comparabili e coadiuvare meglio il lavoro dei dei professionisti e dei funzionari delle pubbliche amministrazioni.

Il SIT è solo uno dei due pilastri su cui si fonderà l’Anagrafe Immobiliare Integrata introdotta dal D. Lgs. n.78/2010. L’altro pilastro è costituito dall’Anagrafe dei Titolari (ADT), la banca dati dove sono archiviati i titolari di diritti reali sugli immobili, che permetterà la corretta identificazione degli intestatari di immobili mediante la ricerca degli atti da cui hanno origine le intestazioni in catasto, nonché il loro confronto con i registri di riferimento: in prima istanza con quelli della pubblicità immobiliare e l’archivio anagrafico, in futuro anche con altri registri come il registro imprese o il registro di stato civile.

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