Alla fine di novembre 2020, trenta enti e una cinquantina di persone hanno risposto alla prima call del progetto “Osservatorio per i bisogni territoriali del Biellese” avviato da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, come nuovo strumento di analisi e pianificazione territoriale e definito con il “Laboratorio di ricerca percorsi di secondo welfare” del Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’Università degli Studi di Milano.

La Fondazione, in risposta alla pandemia da Covid, si era già dotata di una “Commissione bisogni territoriali” grazie alla quale erano nati progetti straordinari come il Bando “Ripartiamo insieme”, il progetto “Bonus abitare” e l’investimento sulla connessione digitale con il progetto “Megaweb4education”. A queste esperienze si aggiunge l’Osservatorio che costituisce uno strumento fondamentale per analizzare a fondo le esigenze del territorio e da queste partire per mettere a punto progettualità condivise ed efficaci.

L’Osservatorio, attraverso specifici rapporti annuali, permetterà una miglior conoscenza del contesto locale, sosterrà l’intervento di enti pubblici e privati nel campo del welfare e favorirà l’attivazione di misure e servizi più rispondenti alle effettive necessità territoriali in ambito sociale.

Il percorso di creazione dell’Osservatorio rappresenta inoltre una sfida e un’opportunità di partecipazione: sarà infatti l’esito della co-progettazione di un tavolo di lavoro ampio e inclusivo, composto da rappresentanti istituzionali e operativi delle principali organizzazioni locali.

L’Osservatorio ha le seguenti finalità:

  • elaborazione e stesura di un rapporto di ricerca annuale: un documento sintetico e fruibile a tutti (enti pubblici, privati, cittadini) contenente una fotografia delle principali dimensioni sociali, economiche e demografiche del territorio biellese e ispirato all’approccio integrato e interdisciplinare degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU;
  • promozione di un approfondimento di tipo qualitativo su un tema scelto ogni anno dagli stakeholder locali anche in relazione a specifiche azioni in fase di progettazione o realizzazione sul territorio;
  • rilascio a cadenza trimestrale di alcuni indicatori socio-demografici al fine di accrescere presso tutti gli stakeholder e presso la cittadinanza, la consapevolezza dell’importanza di disporre continuativamente di una solida base-dati di riferimento locale.

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Foto: Alessandro Vecchi, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons