DOVE: Pignataro Maggiore (CE)

FORMA GIURIDICA: Cooperativa Sociale

AVVIO DELLE ATTIVITÀ: 2008

PROPRIETÀ DEI BENI: Beni confiscati

SITO WEB: www.apeironcooperativa.it

DESCRIZIONE

La Cooperativa Sociale Apeiron nasce nel 2008 con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di un welfare di comunità attraverso la messa in rete di servizi territoriali per la presa in carico e la cura dell’altro più fragile, rendendolo protagonista di percorsi di autonomia e di integrazione socioeconomica.

In quest’ottica, la cura delle persone è diventata inscindibile dal benessere del territorio, in quanto per la Cooperativa promuovere un territorio accogliente è un elemento essenziale per poter garantire il riscatto di persone che in determinati luoghi, martoriati dalla criminalità organizzata e dalle devianze, hanno perso la propria identità.

Da ciò è partito un processo naturale che ha portato a partecipare a bandi per l’assegnazione di beni confiscati alla criminalità organizzata, per la realizzazione di attività e servizi nell’ambito di due direttrici:

  • la prima è il perseguimento della rivoluzione in tema di salute mentale, che ha visto il passaggio da un modello di cura prevalentemente istituzionale, ad un modello di un welfare comunitario e familiare territoriale attraverso la sperimentazione dei Budget di Salute;
  • la seconda, va nel senso dell’applicazione della legge per il riutilizzo sociale dei beni confiscati, promossa dall’Associazione Libera, che ha permesso la confisca dei beni alle mafie e il riutilizzo per fini sociali e culturali agli enti del Terzo settore.

Il combinato disposto delle due ha di fatto permesso di recuperare luoghi in cui dominava la camorra per renderli luoghi di cura e di sviluppo economico, tanto da costituire un modello di rilievo nazionale.

Sui terreni e nei beni confiscati:

  • si erogano servizi sociali, con l’obiettivo primario di fornire occasioni di casa/habitat sociale, formazione/lavoro, socialità e apprendimento/espressività a soggetti fragili e a rischio esclusione (migranti e rifugiati);
  • si realizzano attività di agricoltura multifunzionale, con l’inserimento lavorativo di persone affette da disabilità o in generale di persone svantaggiate, in un’ottica di tutela del diritto al lavoro (borse lavoro, tirocini formativi, etc);
  • si gestiscono attività di ristorazione collettiva.

La Cooperativa Apeiron si pone dunque l’obiettivo di costruire le condizioni affinché i beneficiari possano realizzarsi lavorativamente per diventare definitivamente soggetti autonomi.

E’ nato così il “Centro cottura pasti” gestito all’interno del bene confiscato 100 Moggi a Pignataro Maggiore (Caserta), dedicato alla vittima di mafia Gaetano Montanino, in cui ogni giorno vengono prodotti circa 500 pasti destinati alle mense scolastiche e delle cliniche del territorio. Il “Centro” cucina i prodotti a km0 e certificati Bio provenienti dal settore di attività “agricoltura sociale”. Inoltre, è nato da poco tempo anche il ristorante digitale per consegnare il pranzo “a domicilio” agli uffici e alle fabbriche della zona.

I 100 Moggi è composto da 10 stanze, 6 bagni, 2 cucine, una lavanderia, 2 ripostigli, 1 locale di 300 mq, un capannone esterno di 300 mq, il tutto su di un’area che si estende per circa 3600 mq; completano il bene un terreno coltivato a vite di circa 2 ettari e un altro agricolo di circa 1000 mq con due grandi serre ed un ulteriore ettaro di terreno biologico.

E’ qui che è nato anche il primo centro di accoglienza CAS (Centro di accoglienza straordinaria)  sito su un bene confiscato, con l’impegno quotidiano di decine di persone tra disabili e immigrati, seguito dall’adesione al progetto Sprar/Siproimi (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

I centri CAS gestiti dalla Cooperativa attualmente sono tre: due a Pignataro Maggiore (CE), uno a Bellona (CE); gli SPRAR sono due, uno a Ceraso (SA) e uno a S. Salvatore Telesino (BN).

CAS e SPRAR hanno anche rappresentato uno strumento per rinsaldare la coesione sul territorio, favorendo l’integrazione, facendo sì che oggi molti dei ragazzi ospitati prestino servizio per le comunità.

Da qui ha preso vita un altro progetto ContaminAzioni che, in risposta ai decreti sicurezza, unisce immigrazione e beni confiscati con la nascita di una tavola interculturale di saperi e sapori nel cuore del Cilento, “Suheila”, di cucina multietnica, gestito da donne e uomini provenienti da Terre diverse.

L’altro bene confiscato alla camorra gestito dalla Cooperativa Apeiron è Villa Imposimato, sito in Pignataro Maggiore (CE) e dedicato alla memoria del sindacalista Franco Imposimato, vittima innocente di camorra. La Villa si dispone su due livelli di circa 300mq interni e oltre 1000 mq. Esterni con giardino, ampio spazio pavimentato, piscina ed area relax con dépendance; la struttura, inoltre dispone di uno spazio di oltre 150 mq adibito a laboratorio, per varie attività (laboratori, feste, riunioni, etc.).

Villa Imposimato, oltre ad ospitare la sede legale-amministrativa di Apeiron, è utilizzata come comunità alloggio per minori; centro formazione professionale; visite guidate educative per scuole e campi estivi Libera come i 100 Moggi.

L’idea è guida della Cooperativa Apeiron è quella di provare a rendere sostenibile un modello di accoglienza che veda al centro le piccole comunità a rischio spopolamento delle aree interne italiane, facendo sì che le fragilità da costo per la collettività diventino risorse e moltiplicatori di sviluppo, in territori difficili, in cui spesso le istituzioni non riescono a soddisfare le domande delle comunità che, in maniera organizzata e collaborativa, provano a costruire delle occasioni generative di cambiamento.

Durante l’emergenza sanitaria la Cooperativa Apeiron si è resa protagonista anche della rete “Pignataro Solidale”, consegnando oltre mille pasti alle famiglie in difficoltà del territorio.

Per saperne di più

https://www.apeironcooperativa.it/cooperativa-apeiron/1877-2/