In linea con la sua funzione di promotore di sviluppo locale, il GAL “Terre Vibonesi”, convinto della portata innovativa di SIBaTer, ha assunto il compito di sensibilizzare e coordinare i Comuni dell’area Vibo -Valentiana perché attivassero i servizi di supporto diretto della Task Force di Progetto per il censimento, il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale di terreni e fabbricati in stato di abbandono.

La ricognizione dei beni disponibili rappresenta infatti il presupposto attraverso il quale si potrà offrire una possibilità concreta ai giovani di utilizzare le risorse presenti sui territori comunali dell’area GAL.

Così anche il Capoluogo Vibo Valentia ha con entusiasmo aderito a SIBaTer che fornirà gratuitamente a tutti i Comuni del GAL aderenti al Progetto il supporto specialistico della Task Force ANCI-IFEL.

L’affiancamento riguarderà l’avvio delle attività di ricognizione e censimento del patrimonio comunale (terreni abbandonati o incolti, aree edificate ad uso industriale, artigianale, commerciale, turistico-ricettivo e relative unità immobiliari) che versa in stato di abbandono da tempo e la conseguente valorizzazione attraverso l’affidamento a giovani in età 18-40 anni. Il principale risultato atteso, in linea con la strategia del Progetto SIBaTer, è dunque quello di stimolare l’imprenditoria locale per la creazione di occupazione giovanile, attraverso la valorizzazione del patrimonio comunale attualmente non utilizzato.

L’azione di sensibilizzazione e di animazione svolta dalla referente regionale SIBaTer Rosetta Alberto, unitamente al GAL “Terre Vibonesi”, ha consentito di raggiungere un gran numero di Comuni ricadenti nella provincia di Vibo Valentia e il ruolo del Comune capoluogo potrà anche essere quello di assicurare un raccordo con le altre amministrazioni comunali e con gli altri attori locali, pubblici e privati, per la costruzione di un “distretto” che veda i Comuni collaborare per la ripresa socio economica dell’intera area.

La convinzione del Comune di Vibo Valentia, come dell’intera area coinvolta, è che il progetto SIBaTer possa essere un mezzo, anche dopo la crisi sanitaria che si sta vivendo, per supportare una rinascita del territorio basata sui valori di comunità, sui suoi saperi e la sua storia, arrivando a creare un grande laboratorio di proposte imprenditoriali per la valorizzazione del patrimonio comunale di terre; sperimentare pratiche innovative collettive e solidali; mettere a punto progetti sostenibili che abbiano la finalità di contenere e/o prevenire il degrado geologico-ambientale del territorio, salvaguardarne l’integrità idrogeologica e promuovere, al contempo, la realizzazione e la tutela degli interessi ambientali, sociali, economici ed occupazionali delle comunità rurali che vi insistono.

Le giunte comunali di Joppolo e di altri Comuni, dietro invito e attraverso l’animazione del GAL Terre Vibonesi hanno dunque  aderito al progetto SIBaTer per l’istituzione della propria banca delle terre abbandonate e/o incolte e avranno in questo modo la possibilità di agire congiuntamente per la realizzazione di un obiettivo condiviso di valorizzazione dell’intera area vasta, un territorio composito, che annovera luoghi notissimi di interesse turistico e di pregio naturalistico accanto ad eccellenze agro-alimentari, ma che mostra diverse fragilità territoriali, sacche di disagio sociale e di disoccupazione giovanile che con la crisi pandemica si sono ulteriormente aggravate.

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Foto: ANTONIO DAZZETTI, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons00