Con il supporto del Progetto SIBaTer, i Comuni di Riccia e Spinete (CB) muovono i primi passi per il censimento e la valorizzazione dei terreni abbandonati e/o incolti disponibili sul territorio comunale.
La gestione della filiera amministrativa e la regolarizzazione dei cespiti, la gestione amministrativa dei rapporti di partenariato fra il pubblico e il privato, oltre che la consulenza sull’uso dei suoli gravati da usi civici, sono oggetto di un affiancamento continuo e metodico che viene realizzato dagli esperti della Task force di progetto, a disposizione delle amministrazioni comunali che hanno aderito a SIBaTer e che beneficiano dei servizi a titolo gratuito.
L’amministrazione di Riccia ha già individuato e censito due beni presenti sul territorio comunale, che intende mettere a sistema e valorizzare, per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Il primo è un terreno privato di quasi tre ettari, concesso in comodato d’uso gratuito al Comune per 30 anni, adiacente alla piazza del paese: qui si conta in partenariato con un’associazione locale di cittadini, di effettuare dei lavori di conversione, senza alterare la natura dell’ambiente presente, realizzando un biopercorso e lasciando anche spazio alla realizzazione di orti sociali destinati agli anziani delle cinque residenze presenti nel centro del paese; la valorizzazione gioverà in generale alla vita della comunità che potrà utilizzare un’area di verde pubblico, immediatamente accessibile dal centro del paese. Il secondo progetto che il Comune di Riccia intende portare a termine, è l’affidamento a fini turistico – ricreativi di un’area di 25 ettari nel Bosco Mazzocca, dove, ha già effettuato cospicui investimenti per lavori di illuminazione pubblica ed altre sistemazioni che ne permettano la fruibilità.
Il Comune di Spinete, invece intende ridare nuovo slancio alla realtà agricola locale ed ha realizzato il censimento di 144 ettari di terreni pubblici che intende recuperare dallo stato di abbandono ed affidare ad un’azienda agricola o cooperativa di giovani agricoltori, già esistenti o da costituire. Lo scopo è quello di creare un nuovo impulso produttivo locale, per dar luogo ad una filiera agricola di qualità, che possa collocare i giovani della comunità nel mondo del lavoro.
Al centro di un piano di lavoro realizzato in partenariato con il GAL Alto Molise, è invece la messa a punto di metodi e procedure replicabili per il recupero e la messa a disposizione di terreni comunali inutilizzati.