DOVE: Si trova in Toscana, nella parte orientale della provincia di Firenze al confine con la provincia di Arezzo.

FORMA GIURIDICA: Associazione senza scopo di lucro appartenente alla Rete Internazionale delle Foreste Modello

PROPRIETÀ DEI BENI: Il patrimonio dell’Associazione è costituito:
1. dai beni mobili e immobili che diverranno di proprietà dell’Associazione;
2. da eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio;
3. da eventuali erogazioni, donazioni e lasciti.

DATA INIZIO ATTIVITÀ:  2012

SITO WEB: http://www.forestamodellomontagnefiorentine.org/64/it/home.html

DESCRIZIONE: Questa storia ha inizio quando, nel 2009, la Regione Toscana aderisce alla Rete Mediterranea delle Foreste Modello, parte della  Rete Internazionale delle Foreste Modello. Si tratta di un’associazione volontaria di partner di tutto il mondo che lavora per la diffusione della gestione e l’uso sostenibile delle foreste e dei paesaggi forestali.

All’adesione della Regione Toscana ha seguito un periodo di approfondimento necessario per conoscere le peculiarità innovative del processo Foresta Modello condiviso tra soggetti pubblici e privati del territorio e che ha avuto un passaggio particolarmente significativo con la visita alla FM di Urbion in Spagna realizzata nel marzo del 2010. L’idea di Foresta Modello proviene dal Canada e si fonda sul principio di un ampio partenariato, che lavora sulla sostenibilità della foresta, ed è via preferenziale e strategica per l’incremento, attraverso l’innovazione e la governance, della qualità della vita nelle aree rurali. Si tratta quindi di territori forestali amministrati secondo i principi della gestione forestale sostenibile, dove tutti i possibili conflitti tra i diversi soggetti, che interagiscono fra loro, sono risolti, preferibilmente e preliminarmente, con incontri a partecipazione volontaria. In questo senso si realizzano scelte gestionali il più possibile trasparenti, condivise e rappresentative di tutti gli interessi in gioco, specie di quelli sociali e di utilità pubblica, che esaltano il ruolo multifunzionale delle foreste stesse.

La Foresta Modello è un percorso permanente a partecipazione volontaria di Soggetti ed Organismi che adottano scelte comuni per un territorio forestale definito, condividendo le varie esperienze e confrontando le diverse esigenze. La designazione di Foresta Modello è quindi soggetta ad un percorso di accreditamento.

Nella Rete Mediterranea delle Foreste Modello vengono studiate le particolarità del bacino mediterraneo. Si definiscono obiettivi comuni e si promuove una dinamica di lavoro basata su modelli di collaborazione fra i membri della Rete. La Rete e le sue Foreste Modello cooperano per lo sviluppo di programmi di attività comuni. Sono in costante comunicazione per prevenire conflitti ambientali ed asprirano ad incrementare le opportunità di sviluppo sostenibile per il pianeta, nel rispetto e nell’ambito degli accordi ed impegni internazionali. (http://www.mmfn.info)

La Foresta Modello delle Montagne Fiorentine si estende per 548 kmq, con una popolazione di 64.000 abitanti. Il territorio della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine comprende 7 Comuni:

  1. San Godenzo
  2. Londa
  3. Pontassieve
  4. Rufina
  5. Pelago
  6. Rignano sull’Arno
  7. Reggello

L’associazione vuole contribuire a migliorare l’integrazione e la sostenibilità della gestione dei boschi e del territorio, incrementando la coesione e la consapevolezza di insieme di tutte le componenti socio-economiche che direttamente o indirettamente afferiscono al territorio stesso. L’associazione si propone come un nuovo strumento di governance del territorio forestale, agricolo e rurale ed opererà negli ambiti delle filiere produttive, della distribuzione commerciale, del mercato, dell’ambiente, del turismo, della cultura, degli aspetti ricreativi e della condivisione del know–how.

Gli scopi dell’associazione sono:

  • sviluppo equilibrato della sostenibilità ambientale, economica e sociale del territorio, tramite la tutela e la valorizzazione delle componenti naturali e antropiche dell’ecosistema: suolo, acqua, atmosfera, flora, fauna, produzione forestale ed agricola, insediamenti, infrastrutture, servizi;
  • rivalutazione sociale del settore forestale per le funzioni svolte a vantaggio dell’ambiente, dell’economia e del valore aggiunto nel territorio;
  • sviluppo e consolidamento dell’identità culturale e socio-economica del territorio, come componente qualificante di una governance orientata alla sostenibilità;
  • promozione e sviluppo della partecipazione da parte dei Soggetti della comunità locale ai progetti di sviluppo forestale e rurale, anche in forme innovative di networking imprenditoriale;
  • rimodulazione e ottimizzazione del sistema fondiario e infrastrutturale del territorio per la produzione, fruizione, la sicurezza ed il presidio;
  • innovazione nella diversificazione delle opportunità rurali derivanti da produzioni secondarie e non basate sul legno, e da forme di riconoscimento della funzione ambientale del bosco;
  • progressione del settore delle utilizzazioni boschive volta all’ampliamento delle possibilità selvicolturali, alla razionalizzazione della tecnologia e della meccanizzazione, alla diversificazione del prodotto, del lavoro e dell’uso dei boschi, alla qualificazione imprenditoriale, alla massimizzazione della sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • ottimizzazione e valorizzazione della filiera bosco-legno e in particolare della produzione e trasformazione del legname da lavoro ad uso strutturale in prodotti di basso e di alto concept tecnologico. Promozione e qualificazione della filiera complessiva del legno-energia nelle componenti della legna da ardere e del cippato;
  • sviluppo e consolidamento della commercializzazione organizzata del prodotto locale agricolo e forestale di qualità per una domanda endogena ed esogena, anche attraverso forme associative, consortili, cooperative volte al superamento dei limiti di convenienza e di logistica e dei vari limiti di distanza fra produzione e consumo;
  • coordinamento delle attività di ricezione turistica e di fruizione escursionistica, sportiva e culturale del territorio forestale;
  • formazione mirata alle figure professionali delle filiere produttive del legno e dei settori di impiego del legno;
  • ideazione, promozione e sperimentazione di forme e modi inediti ed innovativi per il raggiungimento degli obiettivi generali e particolari di sviluppo sostenibile del territorio e delle componenti sociali;
  • comunicazione, informazione, divulgazione, crescita delle conoscenze e delle competenze, messa in rete;
  • promozione, diffusione e networking – in realtà territoriali sia prossime sia distanti – dello strumento Foresta Modello come standard di governance e come rete permanente di esempi di gestione territoriale orientata alla sostenibilità.

Organo operativo dell’associazione sono le Commissioni Tematiche che supportano il Consiglio Direttivo, realizzano le azioni del Piano Strategico ed operano come laboratori per lo sviluppo delle competenze. Al momento sono attive 4 Commissioni Tematiche dedicate a: Ambiente e Società; Cultura e Turismo; Filiere Produttive; Rapporti Internazionali. All’interno delle Commissioni vengono attivati gruppi di lavoro che sviluppano progetti, rispondono a bandi, si occupano dell’educazione ambientale, ecc.

PER APPROFONDIRE