Con l’adozione della modifica al Regolamento UE 1305/2013 sul FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale si è concluso l’iter di approvazione di una Misura straordinaria (M21) che prevede un sostegno fino a 7 mila euro per agricoltore e fino a 50 mila euro per le PMI agroalimentari, per contrastare le problematiche di liquidità dettate dall’emergenza.

Il Regolamento (UE) 2020/872 del Parlamento europeo e del Consiglio – modifica del Reg. (UE) n. 1305/2013 per quanto riguarda una misura specifica volta a fornire un sostegno temporaneo eccezionale nell’ambito del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) in risposta all’epidemia di COVID-19, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Ue il 26 giugno scorso ed entrato  in vigore immediatamente.

Il nuovo regolamento consente agli Stati membri di identificare autonomamente obiettivi e beneficiari della Misura “M21 – Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di COVID-19”, di cui all’art.39 ter Reg. UE n. 1305/2013, che andrà ad integrare i Programmi regionali di Sviluppo Rurale (PSR), utilizzando fino al 2% dei fondi FEASR con precisi limiti temporali: le domande di sostegno dovranno essere approvate entro il 31 dicembre 2020 e i pagamenti dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2021.

L’intervento prevede un contributo a forfait a fondo perduto, di importo massimo pari a €7.000 per azienda agricola, limitato all’annualità 2020. L’importo massimo finanziabile per azienda può essere modulato dalle Autorità di Gestione dei PSR sulla base di criteri oggettivi, oppure si può decidere di erogare la stessa cifra per tutte le imprese.

Anche sulla scelta della platea dei beneficiari, le Amministrazioni hanno un certo margine di manovra: lo schema nazionale “Fabbisogni – Misura 21” pubblicato dal Mipaaf si riferisce ad aiuti agli agriturismi (in quanto aziende agricole) e ad altri servizi complementari all’attività agricola (fattorie didattiche e agricoltura sociale) ma, come prevede lo schema generale della Misura 21, tra i potenziali beneficiari, oltre alle aziende agricole, si annoverano anche le PMI che operano nel campo della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Altro punto da valutare per le AdG, una volta stabilita la platea di beneficiari, è decidere se erogare l’aiuto a tutte le imprese che ne fanno richiesta, o se vincolare il contributo alla dimostrazione di una riduzione del fatturato durante il primo semestre del 2020 rispetto allo stesso intervallo del 2019. Quest’ultima è stata, ad esempi, la scelta del PSR Liguria, mentre il PSR Veneto ha scelto di erogare l’aiuto a tutti gli agricoltori richiedenti in possesso dei requisiti oggettivi indicati dal bando, ma erogando il sostegno alle imprese beneficiarie come importo forfettario differenziato per ciascuna produzione-attività connessa oppure per ubicazione.

Naturalmente, il fattore tempo gioca un ruolo molto rilevante: rapidità nella pubblicazione dei bandi, nell’istruttoria delle domande di aiuto e nei controlli dei requisiti dei richiedenti.

Per ulteriori informazioni sulla nuova Misura 21 leggi la nota SIBaTer “Programmi di Sviluppo Rurale e Covid 19