Il microcredito rurale è la forma di microcredito imprenditoriale dedicata dall’Ente Nazionale per il Microcredito alle microimprese agricole come definite dal Dlgs. 228/2001.

Lo strumento del microcredito, nella forma di “microcredito imprenditoriale”, si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e/o che hanno difficoltà di accesso al credito bancario. È uno strumento finanziario che risponde alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale perché non dispongono di sufficienti garanzie. Non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo, ma di un’offerta integrata di servizi finanziari e non finanziari.

L’Ente Nazionale per il Microcredito è un ente pubblico non economico che esercita importanti funzioni in materia di microcredito e microfinanza, a livello nazionale ed internazionale:

  • promozione, indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio degli strumenti microfinanziari promossi dall’Unione Europea e delle attività microfinanziarie realizzate a valere sui fondi comunitari;
  • monitoraggio e valutazione delle iniziative italiane di microcredito e microfinanza;
  • promozione e sostegno dei programmi di microcredito e microfinanza destinati allo sviluppo economico e sociale del Paese, nonché ai Paesi in via di sviluppo e alle economie in transizione.

L’Ente deriva direttamente dal “Comitato Nazionale Italiano per il Microcredito”, costituito nel 2004 quale organo preposto all’organizzazione degli eventi relativi al “2005-Anno internazionale del microcredito”, proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Risoluzioni ONU 53/197 e 58/221) al fine di favorire la realizzazione degli Obiettivi del Millennio. Dopo essere stato trasformato in “Comitato Permanente” dalla Legge 11 marzo 2006, n. 81, è stato infine costituito in ente pubblico non economico dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, patrimoniale, contabile e finanziaria, ai sensi della legge 12 luglio 2011, n. 106.

Il Microcredito rurale è riservato alle microimprese agricole, ovvero:

  • Lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Il primo step è l’individuazione di una delle banche convenzionate con l’Ente Nazionale per il Microcredito e presentare la richiesta. Da questo momento, un tutor di microcredito specializzato assisterà gratuitamente l’impresa, per la redazione dell’idea imprenditoriale e per chiarire eventuali dubbi.

Il finanziamento di microcredito è un mutuo chirografario con la durata massima 84 mesi, incluso un eventuale periodo di preammortamento; l’Importo massino è di  € 25.000,00, che possono diventare € 35.000,00 se le ultime 6 rate pregresse sono state pagate in maniera puntuale e se lo sviluppo del progetto finanziato risulta in linea con il raggiungimento dei risultati previsti. È altresì prevista la fideiussione di ISMEA pari al 70% dell’importo richiesto e in caso di giovane agricoltore (under 40) pari all’80%. La garanzia ISMEA potrà essere concessa a titolo gratuito in assorbimento della quota di 15.000,00 euro di aiuti di stato concessi ad un’impresa nel settore agricolo nell’arco di tre esercizi finanziari (i cosiddetti aiuti de minimis stabiliti dal Regolamento (UE) 2019/316 che modifica il Regolamento (UE) n.1408/2013).

Per saperne di più sul microcredito rurale, sui documenti necessari per presentare richiesta e sulle banche convenzionate approfondisci su https://www.microcredito.gov.it/in-corso/microcredito-rurale.html